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Nei dintorni di Lonato

Situata in bella posizione verso il lago, l’ Abbazia di Maguzzano, un’antica costruzione benedettina sorta alla fine del VIII secolo venne distrutta una prima volta nel secolo X e successivamente dai Visconti nel 1428. Riedificata a fine del Quattrocento. La facciata è di grande e compiuta eleganza rinascimentale la chiesa ospita una pala dell’Assunta, la cui ideazione è attribuita al Moretto. Il chiostro interno del convento, è uno dei più raffinati esempi di architettura bresciana di quel periodo. L’abbazia fu soppressa da Napoleone che ne incamerò i beni. In seguito, fu affidata ai poveri servi della divina provvidenza fondati da Don Calabria. E’ oggi luogo di spiritualità, di studio e di incontro tra le fedi. Castello di Drugolo, si pensa di origine longobarda, risale al secolo X. Ben più che per l’antico convento la località è nota per il castello, un severo edificio a pianta quadrata che riflette un perimetro di età mediaevale.Ha un ponte levatoio e le merlature terminanti a coda di rondine con merlatura ghiebellina. Vi sorge una cappella del XVIII sec. Dopo essere passato in proprietà a numerose famiglie nobili, appartiene oggi ai baroni Lanni della Quara. Chiesetta dei Morti della Selva, facente parte del complesso medievale di Drugolo.La chiesa sorge sui resti di un lazzaretto del Quattrocento e contiene numerosi ex-voto e una croce a ricordo di alcune fanciulle che perirono per sfuggire alle insidie dei francesi. Chiesa di San Cipriano, antichissima , posta nella frazione omonima, suggestiva nella sua nuda semplicità.L’abside semicircolare è elemento di sobria bellezza. All’interno vi si ammirano affreschi quattrocenteschi. Luoghi di interesse archeologico – naturalistico: E’certa una presenza umana nel territorio di Lonato fin dal Paleolitico e dal Neolitico, testimoniata da reperti ritrovati nelle zone Polecra, Recciago e nella torbiera di Lavagnone. Ma i resti più ricchi ed interessanti provengono dalla Polada, dove gli indicatori di una civiltà agricola antichissima, databile ad 8000 anni fa e fiorente in particolare tra il 1800 e il 1500a.C. hanno fatto sì che gli archeologi definiscano “cultura della Polada” quella fase della Preistoria. La Polada è una località posta a circa due chilometri ad est di Lonato. E’ una conca inframorenica che un tempo ospitava un piccolo laghetto. Nella seconda metà del 1800 questo laghetto venne bonificato per il recupero della torba e in quell’occasione vennero alla luce numerosissimi ed importanti reperti preistorici. Il materiale raccolto va dai manufatti litici , ai manufatti in osso, in legno e in bronzo. Si definì col nome di “Cultura di Polada” l’orrizzonte culturale riferibile all’età del bronzo riconoscibile in tutto il Nord Italia e con particolare sviluppo nella regione benacense. Fornace dei Gorghi Nel 1985, in seguito ai lavori per l’ ENEL, venne alla luce un complesso di fornaci che rappresenta forse un “unicum” in alta Italia. L’importante complesso artigianale delle Fornaci Romane di Lonato ( I sec. e il II sec. D.C.) è costituito da sei fornaci. L’area, situata in una posizione favorevole per il reperimento delle materie prime (argilla, acqua, legname) e strategica per i commerci , ha sicuramente esercitato un ruolo di primaria importanza fornendo materiale da costruzione per i vari insediamenti urbani dell’area nel territorio perilacustre del basso Garda durante l’età romana. Altro sito archeologico importante è quello in loc. Pozze (Fenil Schena) ove è riconoscibile una sequenza completa di ritrovamenti archeologici. Si sono rinvenuti reperti Paleolitici, Mesolitici, Neolitici e dell’Età del Bronzo. In età protostorica e storica si hanno notizie di probabili insediamenti etruschi e quindi di un grande insediamento romano, probabilmente una villa rustica facente parte di un complesso ben più ampio ed identificabile con tutta probabilità, con una mansio romana a servizio della strada romana Brescia-Verona.Nell’area si è probabilmente venuto a formare un pagus o un vicus evoluto poi in un abitato con una Pieve Arcipresbiterale dedicata a San Zeno, sorta nel IV secolo. In quest’area sorgeva quindi il primo nucleo del paese di Lonato.Lonato rimase localizzato in quest’area fino al 1339, quando venne raso al suolo durante le guerre di successione tra Visconti e Scaligeri. Boschi di Esenta Sulle colline di Esenta, cornice morenica della penultima glaciazione- quella del Riss, è possibile ancor oggi godere di una zona coperta da querceti. Questa zona rappresenta una della aree boschive più ampie del basso Garda.La selva è costituita principalmente dalla Roverella e dal Cerrononchè dalla presenza di una particolare specie vegetale che è l’Erica Arborea). Laghetto della Polecra E’ un ambiente solare e suggestivo e il laghetto è circondato da alti pioppi e presenta le caratteristiche ambientali tipiche delle zone umide. Il luogo ha reso anche reperti di interesse paleontologico.

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